Continua anche oggi la rubrica riguardante film e serie tv ambientate nel mondo dei cavalli.
Dopo Free Rein, Windstorm, Rodeo&Juliet, The World We Make, Rock My Heart, Walk. Ride. Rodeo, A Sunday Horse, Charley Thompson, The Rider – Il Sogno di un Cowboy, The Horse Boy, Emma’s Chance, Race to Win/Race to Redemption, L’uomo che sussurrava ai cavalli e War Horse, oggi consigliamo la visione di un altro film particolarmente noto a tutti gli appassionati di cavalli e equitazione: Seabiscuit – Un mito senza tempo.
“Seabiscuit – Un mito senza tempo” è un film del 2003 diretto da Gary Ross. La pellicola è tratta dal libro del 2001 intitolato “Seabiscuit: una leggenda americana” di Laura Hillenbrand, biografa ufficiale di Seabiscuit.
Trama:
“America degli anni ’30: il paese si trova in grande crisi economica a causa della Grande depressione. Il giovane Red Pollard viene lasciato dai genitori ad un tutore che può curarsi di lui, dato che la famiglia non ha più i mezzi per mantenere tutti i figli. Contemporaneamente, il magnate dell’automobile Charles S. Howard scala le vette del successo con la sua attività, ma un giorno subisce una tremenda tragedia: suo figlio Frank, muore a causa di un incidente con un furgoncino. Dopo questa vicenda il suo matrimonio fallisce. Allo stesso tempo Tom Smith un uomo che si potrebbe definire l’ultimo cowboy, gira per il paese cercando di adattarsi alle modernità della nuova corrente.
I loro destini si accomuneranno quando Howard decide di assumere Smith come allenatore per i cavalli della sua scuderia. Durante questa collaborazione, ad una corsa ippica, Howard, che intanto si è risposato con una ragazza messicana, decide di acquistare un cavallo che fino a quel momento non aveva avuto una buona reputazione come campione, il cui nome è Seabiscuit.
Smith, allena il cavallo riconoscendo in lui un potenziale campione, nonostante sia considerato basso, grasso e con un difetto alla zampa. Dopo averlo rimesso in sesto, con una dieta bilanciata ed una compagnia nella stalla (un cavallino bianco ed un cane), il problema è trovargli un fantino. Qui entra in scena Pollard, che durante la sua giovinezza ha girato il paese facendo degli incontri di boxe e sbarcando il lunario come fantino. Seabiscuit e Pollard hanno lo stesso carattere nervoso e Smith, dopo che i due si incontrano, capisce che sono fatti l’uno per l’altro. La loro collaborazione farà sì che Seabiscuit diventi il più grande campione di tutti i tempi, vincendo alcune tra le gare ippiche americane più prestigiose, compreso quello – definito il duello del secolo – contro il grande campione della costa orientale War Admiral, guadagnandosi così il titolo di miglior cavallo dell’anno 1938.”